giovani tromboni
In the age of Umbilicus
In (lenta) lettura:

David Foster Wallace
Considera l'aragosta

Laurence J. Peter , Raymond Hull
Il principio di Peter

David Foster Wallace
Oblio
(momentaneamente sospeso)

Commentati:

Bernard MacLaverty
La scuola di anatomia

Tim McLoughlin
Via da Brooklyn

Kurt Vonnegut
Mattatoio n. 5

Hal Foster
Design & Crime

Jonathan Lethem
Amnesia Moon

Ernesto Aloia
Chi si ricorda di Peter Szoke?

David Means
Episodi incendiari assortiti

Charles Bukowski
Spegni la luce e aspetta

Altan
Banane

Friedrich Dürrenmatt
Nel cuore del pianeta

Arkadi e Boris Strugatzki
Picnic sul ciglio della strada

Jeanette Winterson
Powerbook

Charles Bukowski
Seduto sul bordo del letto mi finisco una birra nel buio

Daniele Brolli
Chemical USA - Il viaggiatore assente

David Foster Wallace
Verso Occidente l'Impero dirige il suo corso

Amélie Nothomb
Metafisica dei tubi

A.M. Homes
La sicurezza degli oggetti

Bernard Aldebert
Gusen II

4/6/2002
J.T.Leroy a Letterature

Riverberi:

giovanitromboni@fozzdances.com

Soffitta:

settembre '06
agosto '06
luglio '06
giugno '06
maggio '06
aprile '06
marzo '06
febbraio '06
gennaio '06
dicembre '05
novembre '05
ottobre '05
settembre '05
agosto '05
luglio '05
giugno '05
maggio '05
aprile '05
marzo '05
febbraio '05
gennaio '05
dicembre '04
novembre '04
ottobre '04
settembre '04
agosto '04
luglio '04
giugno '04
maggio '04
aprile '04
marzo '04
febbraio '04
gennaio '04
dicembre '03
novembre '03
ottobre '03
settembre '03
agosto '03
luglio '03
giugno '03
maggio '03
aprile '03
marzo '03
febbraio '03
gennaio '03
dicembre '02
novembre '02
settembre '02

feed xml

powered by blosxom

Valid XHTML 1.0!

giovani tromboni
sabato 28 febbraio 2004


Tra il dire e il fare
Colgo l'occasione della settimanale frecciatina anti-Apple di Gianluchino "Chinotto" Neri per esternare una riflessione che facevo l'altro giorno, spazzolino in mano, in transito dai cessi aziendali alla mia scrivania.
Chiunque si sia trovato a sviluppare per lavoro pagine web un po' complesse, sa benissimo che tra l'html e il javascript che si butta su una pagina e quello che ne risulterà in termini visuali e funzionali all'utente c'è un abissale apostrofo rosa chiamato browser.
Il legame che sta a cavallo dell'abisso è labile come un'opinione: ci sarebbe uno standard vero e proprio, familiarmente chiamato W3C - vedi che i cessi c'entravano - dal nome del consorzio chiamato a normare, e una quantità di browser che ne rispettano a modo loro la lettera; c'è uno standard de facto, in quanto adottato da una percentuale plebiscitaria di utenti che si accontentano, nel caso specifico un cesso di software; ci sono in certi ambienti residui significativi dell'ex standard de facto, che seppur più simpatico faceva a sua volta come nella casa delle libertà: un po' come cazzo gli pare. Quest'ultimo, più che cesso, è cessato.

Se un browser rispettasse in maniera stretta lo standard ufficiale, sarebbe inutile perché il 90% delle pagine web sono scritte in maniera a dir poco fantasiosa, e non si vedrebbe un accidente. Bisogna allora tollerare una quantità di errori, consuetudini, eccezioni, ma il come non è scritto da nessuna parte, e ciascuno lo fa a modo suo.

Tutto questo detto per arrivare al punto: un browser in quanto tale è, a dispetto della filiazione tipicamente anglosassone, un software molto italiano. Vige cioè la non certezza del diritto.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
mercoledì 25 febbraio 2004


Esordi
Si tende all'accumulo: di adipe sui fianchi, di scartoffie sulla scrivania reale, di file inutili sulla scrivania virtuale. Il file dove appunto i post quando necessitano di qualche approfondimento prima della pubblicazione è un altro di questi luoghi, almeno una ventina di mozziconi stanno lì da un anno e forse più in attesa che mi prenda cura di loro.
Uno recita: "Esordi - i primi incerti passi di ogni blogger". Mi piaceva l'idea di pescare le espressioni ancora ingenue del primissimo intervento dei blogger oggi più scafati, ma non ho mai trovato il tempo e la voglia di andarmi a cercare i post in questione (mi sono fermato dopo tre o quattro).
Quarky, grazie al cielo, ha avuto la stessa idea: ora posso ridurre la giacenza a diciannove incompiuti.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
lunedì 23 febbraio 2004


Mi faccia il preventivo
Non so se ho sentito parlare prima di precog o prima di neocon, probabile che i due eventi siano stati più o meno contemporanei, tanto che a volte ho sospettato l'esistenza dei neocog. Ma bando alle facili ironie, ciò che ho scoperto da poco è che a Chicago di Neocon si parla da parecchi anni, fin da tempi non sospetti (il 1969 addirittura). Questi non affermano di esportare democrazia, ma al più mobilia da ufficio. Tutto sommato mi sembrano più onesti.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
sabato 21 febbraio 2004


Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Il nonno di junior (ponendomi io come senior lo definiremo supersenior), mi segnala un'osservazione che se fosse dotato di blog proprio avrebbe appuntato per suo conto.
Di fronte alla pubblicità di uno yogurt, che uno dovrebbe convincersi a comprare in quanto contenente il bifido nonsoché, come se fosse una cosa buona averci il bifido, non importa cosa sia, se dicessero che è in effetti un batterio farebbe pure un po' schifo, insomma si capisce che l'attitudine commerciale alla supercazzola si evolve ma permane inossidabile nei decenni.
Testimonianza ne sia che negli anni tra la guerra e il boom, in un paesino appenninico attraversato allora da una rotta commerciale, ci fosse un emporio di quelli stracolmi che vendevano veramente di tutto, tenuto da un ometto taccagnissimo commerciante fin nel midollo: questi quando vendeva valigie di cartone e gli chiedevano "è fibra?" rispondeva sicuro "no, no, è vero cartonpressà". Alla francese.
Il bifido è il cartonpressà del terzo millennio.

P.S. una cosa che mi fa veramente impazzire, visto che siamo in tema, sono le pubblicità dove si dice "fino al 50% di rughe in meno". Ma in meno di che? Il 50% rispetto a cosa? Manca un termine all'espressione! E poi esiste una cacchio di unità di misura delle rughe, per cui vanno lì col righellino e rilevano? Bah.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
mercoledì 18 febbraio 2004


Novello Lucrezio
Ci avete mai fatto caso che, a seguire il disegno della natura, una mela andrebbe tagliata in cinque spicchi e non in quattro?
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
lunedì 16 febbraio 2004


Intimacy
Siamo tanto esigenti sulla qualità della vita, poi continuiamo a portare le solite mutande con l'elastico lento.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
mercoledì 11 febbraio 2004


Datemi retta
Ascoltate e fate ascoltare One Trick Pony di Paul Simon. E' un vecchio album del 1980 (prima di Hearts and Bones) ed è bellissimo.

Grandi le canzoni, grandi i testi, suonato meravigliosamente, in parte dal vivo: Stevie Gadd il solito metronomo dal volto umano alla batteria, Tony Levin (lui) al basso, Richard Tee al piano, Eric Gale alla chitarra. Un manipolo di onesti turnisti, alcuni baciati dalla fama, altri meno. Richard Tee, che nelle foto appare una specie di energumeno con una faccia da buono, suonava il piano con uno stile che lui stesso definiva "gospel": un esempio relativamente recente è su Don't Give Up di Peter Gabriel, quella dove canta anche Kate Bush. Purtroppo non potremo sentire esempi più recenti del 1993, ormai. Eric Gale è un chitarrista di stampo jazz (con venature bluesy direbbero gli addetti ai lavori) ancora meno noto, e ingiustamente: ha un tocco inconfondibile, un grande controllo della dinamica, un fraseggio di gran classe, di quelli che starebbero bene sui dischi degli Steely Dan. Di suo ho trovato solo un CD inciso insieme a Ron Carter. Dovrei correggere il tempo all'imperfetto, scopro ora che anche lui è scomparso nel 1994.

Tristezze a parte, One Trick Pony è anche la colonna sonora di un film semi-autobiografico, interpretato dallo stesso Paul Simon e dai musicisti. Non credo sia stato un successo, come pure l'album; l'ho beccato una volta per caso, già iniziato e in ora tarda, su una tv privata romana di infima categoria.
The notorious boy of the wild
Adopted by the wolves when he was a child

Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
martedì 10 febbraio 2004


Ricorsività
Ieri l'ottimo Stefano Bartezzaghi, nel suo Lessico e Nuvole, lamentava di come il software editoriale di Repubblica.it correggesse automaticamente i suoi articoli introducendo in realtà degli errori grammaticali (e guadagnandogli "a gratis" magre figure di sgrammaticato, per uno che si occupa a tempo pieno della lingua italiana). L'articolo stesso, però, passando per il medesimo sistema editoriale, è stato ricorretto in automatico rendendo incomprensibili gli esempi.
Gli ho scritto spiegando su che labili princip” questi correttori automatici operino. Lui ha cortesemente riportato per intero la mia mail nella rubrica odierna.
Ovviamente gli esempi che facevo sono stati resi incomprensibili dal correttore automatico, che stavolta ha preso dei segni di maggiore e minore come estremi di un tag html abusivo, e invece di farne gentilmente l'encoding li ha cassati senza pietà, con tutto il contenuto.
Grazie per il pensiero.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...


Perché gli Air mi stanno sulle palle
Tutti a sostenere che è un gran disco, ma io ho pochi pregiudizi, e quelli me li tengo cari. Ho sentito un pezzo e mi basta, non voglio sentire gli altri. All'inizio davo la colpa alla fastidiosa frangetta dei due, l'invidia tricologica è una brutta bestia. Poi però mi sono concentrato sulle espressioni. Supponenti. Scocciate. Finto pensose. Dei filippifacci francesi. Mi sento autorizzato a coltivare il mio pregiudizio, a farlo crescere fino al prossimo disco, se pure sulla copertina sorridessero in macchina ebeti e calvi, io non l'ascolterò.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
lunedì 09 febbraio 2004


L'uccello di Larry era un tal giocatore
Dopo anni che lo cercavo, è tornato: l'Uccello Di Larry.
Bisogna confrontare la traduzione con l'originale per capire da dove possano saltare fuori certe finezze:
High School: Valle Delle Molle (Francesi Leccano, Ind.)
High School: Springs Valley (French Lick, Ind.)
Università: Condizione Dell'Indiana
College: Indiana State
una generazione dei ventilatori di pallacanestro
a generation of basketball fans

Ma il turbinìo di doppi sensi va goduto senza versione a fronte:
"Era cos“ shooter mortale che a volte si ¸ esercitato negli tre-indicatori con i suoi occhi chiusi."
"Pochi hanno giocato pi¯ duro dell'uccello, che salterebbe nelle folle e nelle tabelle della pressa dell'eccedenza per le sfere allentate."
"quando l'uccello si ¸ ritirato dovuto uno stato posteriore doloroso"

e così via, per un'intera pagina. Credo di non aver mai riso tanto come la prima volta che lo lessi. E' proprio vero che l'umorismo involontario è il migliore; qua è addirittura una macchina a cimentarsi. Come diceva qualcuno, se esiste un'intelligenza artificiale ci deve essere per forza anche una stupidità artificiale.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...


Carminio o vermiglione?
Da Repubblica.it:
Spazio: "Opportunity" cammina su Marte e trova l'ematite

Ora stai a vedere che scarabocchierà tutto il pianeta.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
venerdì 06 febbraio 2004


Non c'è peggior sardo
Ogni volta che Cossiga compare in tv ho la fastidiosa sensazione che qualsiasi cosa dica abbia un suo secondo significato recondito, che contenga messaggi per chi li può capire, insomma come si dice: che parli a Nuoro perché suocera intenda.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...


Cibi simpaticoni
Oggi ho mangiato paciocche ai broccoli.
Mi aspettavo che uscissero dal piatto per darmi grandi pacche sulle spalle, ma io non dò confidenza.
Sentenziato da Vic | plink | commenta counting...
ottobre
dom lun mar mer gio ven sab
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
Obragrafica:

Il piccolo popolo che si manifesta sui bordi dei fogli durante telefonate, riunioni, attendereprego, e altre occasioni.

Tutti i commenti del mese:
GAAG
Gruppo di autoaiuto ascoltatori Genesis:

counting...
Interreferenze:
 [No news, good news]
 [YAFB]
mac[ZetaVu]
mac[alb]
mac[... parole per dirlo]
 [Tutto questo non ha
assolutamente senso!]
[Zona Sedna]
mac[Brodo Primordiale]
mac[Wittgenstein]
mac[Camillo]
mac[Il posto di Antonio]
 [Mangialibri]
 [Too Old to Weblog]
mac[Paolo's weblog]
 [Blog Notes]
mac[paferrobyday]
 [Blogocauda]
 [attentialcane]
 [quarky]
mac[ander costruksciòn]
mac[minimamoralia]
 [Squonk]
 [GNUeconomy][Macchianera]
mac[TOM]
 [il Griso]
 [WOUQ] ora:
 [STORIELATERALI]
 [Verba manent (Zu)]
mac[The Yorker]
 [pfaall]
mac[The Petunias' weblog]
 [No-Luogo]
 [Achiller Application]
 [miic]
mac[Cupezze Quotidiane]
  
 [lo scopriremo solo vivendo]
mac[t-la.co.uk/]
 [personalità confusa]
 [Pensatoio]
 [Massaia]
 [EmmeBi BLOG]
mac[4 banalitaten]
mac[IlPaeseCheNonC'è]
mac[Il Mappamondo]
 [Il bugiardino]
 [Le stanze di Gaia]
  
mac[MANTEBLOG]
 [Shangri-La]
 [PubblicoDiMerda]
 [Metafluxus]
 [Massimo Morelli]
 [Massimobernardi]
 [falso idillio]
 [il sentiero giusto]
 [gon/io]
 [Zitti al cinema]
 [Anomalia grafica]
 [L'Atene non s'apre!]
 [Fantastici quattro]
 [One Hour Photo]
 [.:aleinside:.]
 [gattostanco]
 [simone.blogs.it]
 [jtheo]
mac[e io che mi pensavo...]
 [P O L D O]
 [risospintisenzaposa]
mac[Fed's Bolsoblog]

Qua si tifa:
mac[iBaby]