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giovani tromboni
è un ossimoro apparente che ho trovato in un vecchio scritto di Italo Calvino,
rimanendone conquistato. Io un po' mi ci riconosco (mi dà il destro
per sentenziare), ciascuno poi ci si specchi
quanto crede.
Grazie a Google, ho poi scoperto che la definizione appariva già in una lettera
di Mario Luzi a Giorgio Caproni. Correva l'anno 1959.
P.S. leggo ora, con colpevole ritardo, che nel 1994 Tommaso Labranca invitava a trasformarsi in Giovani Salmoni (Andy Warhol Era Un Coatto - Castelvecchi),
andando contro la corrente del consenso collettivo. Non c'è un collegamento diretto coi giovani tromboni, ma una bella assonanza certo sì.
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martedì 27 aprile 2004
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Sfide Il sottoscritto, grazie all'azione illuminata di alcuni giovani imprenditori che hanno trascinato la loro aziendina prima in liquidazione e poi al fallimento, ha trascorso otto mesi dell'anno passato a fare il disoccupato.
Senza considerare la breve e spiacevole parentesi in cui ha interpretato il ruolo di rappresentante sindacale di fronte agli orrendi avvocati della proprietà, e ignorando - che non è questa la sede - i lieti eventi familiari, il resto del tempo è stato assorbito da un'unica superiore missione: dotare Wittgenstein dei permalink.
In alcuni periodi non sono stato solo ad affrontare l'ordalia: consessi di soloni si sono riuniti per ore a cercare di far breccia nella tetragona ostinazione del Condor, proponendo soluzioni tecniche che lui sdegnava facendo finta di non capirle o staccando di nascosto il cavo per far sì che non funzionassero.
Quando ormai ogni speranza era persa, e nuove appassionanti prove si materializzavano all'orizzonte, ecco compiersi il miracolo: su sollecitazione dello stesso interessato, e nonostante un tentativo di depistaggio del perfido Macchianera, nel giro di un paio di giorni Wittgenstein si è dotato dello stesso traballante ambaradan Blosxom + AppleScript usato dal tenutario del presente, ha imparato a usarlo e configurarlo, e si è preso financo lo sfizio di puntare il permalink su uno snobbissimo asterisco (mica l'ora o l'onomatopeico "plink" che usano tutti i mortali).
Esaltato, mi autocito: è un piccolo passo per un blogger, un grande passo per l'umanità.
Exeunt.
Applausi.
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sabato 24 aprile 2004
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Machecciavraidaride Su Macchianera, secondo il principio per cui ciascuno a casa sua accetta chi gli aggrada, è stato estromesso un frequente commentatore (chi non può essere commendatore, si accontenta così): Natalino Russo Seminara, che si è definito, mi pare, il più grande battutista vivente.
Posto che esista un qualche mestiere definibile come "battutista", senz'altro gli concediamo la palma del più grande. E' sul "vivente" che ho qualche tentennamento. Io credo infatti che si tratti niente meno che della mummia del giullare del faraone Ramsete secondo, seppellito vivo dal suo sire perché annoiato dalle sue battute troppo vecchie. E oggi, scoperchiato il sarcofago, vaga nel mondo dei vivi in cerca di rivalsa, insistendo col suo repertorio.
Per non essere da meno, abbiamo comunque deciso di ospitare Pasqualino Rutto Semipare (ah, ah, capito?), il secondo più grande battutista vivente. Eccone alcune perle:
- Il sorriso di Oscar Wilde: lo spazzolino da dandy.
- Coalizione: raggruppamento di orsetti marsupiali. Se l'assembramento avviene di prima mattina, o presso una gioielleria, si parla di coalizione da Tiffany.
- Fahreneit: tirar tardi, talvolta fino alle 4:51.
- IP address: l'indirizzo del benzinaio.
- I tre giorni del condom: chiudersi per il weekend in una casa con attico e profilattico.
- Condominio: preservativo coperto di vernice antiruggine arancione. Per chi fa sesso poco di frequente.
P.S. chattando l'altro ieri con un blogger coetaneo, mi sono domandato: ma cosa ci ha rovinato a noi di questa generazione? C'era qualche freddurista in tv nei primi anni '70 che ha scatenato in noi un malsano spirito di emulazione?
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No comment E' da un pezzo che non riesco a scrivere con regolarità. Allora perché non far scrivere gli altri al posto mio?
Ecco la furbata: ho dotato questo blog dei commenti. Non è stata una conversione religiosa improvvisa (il mio credo continua a condannare come vizio capitale la forumizzazione dei blog), ma solo un esperimento di smanettamento: il provider a cui mi appoggio offre nel pacchetto una serie di cgi con cui si può leggere e scrivere da un database testuale, e con gli stessi strumenti realizzare un rudimentale forum. Ho pensato: e perché allora non farci i commenti? Ecco qua il risultato, da affinare (si può commentare solo dalla home page, non indica il numero di commenti presenti, non permette di memorizzare i dati di chi scrive, ecc.) ma più o meno funzionante. Non scriveteci nulla che possiate rimpiangere se si rompesse tutto.
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lunedì 19 aprile 2004
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Portace n'antro litro Riceviamo e volentieri segnaliamo il comunicato stampa di un'iniziativa per niente seriosa che rievoca l'arresto, a Velletri oltre sessant'anni fa, di "boscaioli, vignaioli ed altri elementi rurali" i quali "commentavano in senso disfattista i comunicati sulle nostre operazioni belliche, si raccontavano barzellette antifasciste, davano, insomma libero sfogo ai loro sentimenti di avversione e di odio per il Regime".
Anche da queste piccole occasioni si capisce come i castelli romani siano ben superiori ai Castelli padani.
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Obragrafica:
one two three four five
Il piccolo popolo che si manifesta sui bordi dei fogli durante telefonate, riunioni, attendereprego, e altre occasioni.
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Tutti i commenti del mese:
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Interreferenze:
Qua si tifa:
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