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giovani tromboni
è un ossimoro apparente che ho trovato in un vecchio scritto di Italo Calvino,
rimanendone conquistato. Io un po' mi ci riconosco (mi dà il destro
per sentenziare), ciascuno poi ci si specchi
quanto crede.
Grazie a Google, ho poi scoperto che la definizione appariva già in una lettera
di Mario Luzi a Giorgio Caproni. Correva l'anno 1959.
P.S. leggo ora, con colpevole ritardo, che nel 1994 Tommaso Labranca invitava a trasformarsi in Giovani Salmoni (Andy Warhol Era Un Coatto - Castelvecchi),
andando contro la corrente del consenso collettivo. Non c'è un collegamento diretto coi giovani tromboni, ma una bella assonanza certo sì.
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venerdì 28 luglio 2006
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Sapevatelo Via Wittgenstein, torno a sentir parlare di Ivan Scalfarotto, che non pensavo da un po' (più o meno da quando ci misi una croce sopra alle primarie, per spirito di obbedienza alla casta dei blogger).
Dice:Basti pensare alla pletora di poltrone governative distribuite a destra e a manca, alla questione femminile completamente ignorata (dove sono finite le "quote rosa"?), ai pacs di cui nessuno parla più, a Bobo Craxi sottosegretario agli esteri in forza di un "diritto di tribuna" che Dio solo sa su che cosa si fondi (a parte naturalmente la linea di sangue), alla scandalosa assenza di chiunque abbia meno di 45 anni dalla scena politica... e smetto per carità di patria.
Ma, ironia della sorte, proprio Bobo Craxi ha meno di 45 anni!
E' addirittura un pelino pelino più giovane di me, che mi manca il fisico da sottosegretario, però.
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giovedì 27 luglio 2006
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Un pennello grande o un grande pennello? Di norma i giochi di parole non sono traducibili da una lingua all'altra (si vedrà mai l'edizione inglese di un libro di Bergonzoni?), salvo rarissimi, fortunati casi.
Uno di questi era il titolo dell'episodio di New York Stories girato da Woody Allen, dove Oedipus Rex diventava Oedipus Wrecks: in italiano Edipo Relitto. Per puro caso, perfetto.
Oggi, nel boxino morboso di Repubblica.it, la notizia di un pittore che usa un particolare e molto personale pennello per dipingere i suoi ritratti. L'artisticamente dotato buontempone si fa chiamare Pricasso. Anche a voi è venuta subito in mente la perfetta versione italiana?
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venerdì 21 luglio 2006
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Quel che non ho capito del mondiale Se la potenza di un'esplosione si misura in megatoni, quella di una pallonata si misura in lucatoni?
Si fa tanto parlare della sorella di Zidane, ma delle sorelle Materazzi?
Se uno non passa lo spinello, è un cannavaro?
Con cosa si asciuga i capelli Buffon?
Lippi ha studiato scienze della formazione?
Si può segnare con un colpo di Nesta?
Negli spogliatoi, oltre a Napolitano, si sono ricordati di annaffiare Gilardino?
(per toccare il fondo ne avevo alcune sul tandem Barone-Grosso, sui dribbling a zighinzaghi, sul reggipetto di Iaquinta, ma ve le risparmio volentieri. Su Totti è già stato detto tutto, e su Pirlo non si può.)
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Hanno sbagliato target In questo momento qua sopra compaiono due pubblicità:
"la malattia coronarica - i problemi con le coronarie, infarto, ictus, la prevenzione", e accanto:
"il sito delle ragazze - tutto su amore, sesso, vip, look, tante amiche e consigli!"
Come dire: hai più di quarant'anni, stai tranquillino che è meglio.
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giovedì 20 luglio 2006
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Equi (la festa?) I concerti al laghetto di villa Ada hanno come evidente sponsor la Tuborg, il cui marchio è presente un po' ovunque.
Quando sono andato a prendere qualcosa da bere, essendo allergico alla birra, ho chiesto una coca.
La due ragazzette al banco mi gelano all'unisono con lo sguardo: "Niente cocacola. Qua la boicottiamo".
Vedendo la mia faccia con su scritto emmò-che-mi-mangio-il-kebab-a-secco? hanno soggiunto "Se vuoi c'è la Equita cola".
Io, per quanto ne sia stato un forte bevitore, non sono uno di quei puristi che distingue bendato la Coca dalla Pepsi, figuriamoci quando te la servono alla spina spesso annacquata in modo osceno, quindi dico "proviamo questa èquita", sperando segretamente che il prefisso stia ad indicare la natura solidale e non il sapore di piscio di cavallo.
In realtà è buona, e me la sorseggio vedendo il concerto:
(non ditemi niente, questo è il massimo che posso spremere dal telefonino)
Alla fine faccio un altro giro, e me ne esco sicuro, o quasi (stavolta alla cassa c'è il baffo):
"Una equ... equito, equita!"
"Una che?"
"La equito, equita cola..."
"Aahhh" e si volta verso una delle ragazzette di cui sopra: "daje na coca".
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Il dolce T9 (al cor gentil, eccetera) Scrivo in un SMS "mi stavo incazzando" e compare "mi stavo hobbywbofo".
Può capitare di essere hobbywbun nero, e non posso scriverlo?
...
ma vadeanavlo, va.
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mercoledì 19 luglio 2006
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Per chi non c'era (e non si era in molti) Appunti su Adrian Belew (Power Trio) al laghetto di Villa Ada.
Frasi dette da Adrian:
"Beautiful place here, wonderful"
"Do you understand any english at all? No? Fine, so I can say anything I want"
"King" - [sospiro] - "Crimson"
Pezzi dei King Crimson che ho riconosciuto:
Dinosaur
Frame By Frame
Elephant Talk
Three Of A Perfect Pair
Thela Hun Ginjeet
Note sui p.d.K.C.c.h.r.
Ho sempre trovato bellissima la frase: "I'm a dinosaur, somebody is digging my bones"
"Thela Hun Ginjeet" è l'anagramma di "Heat in the Jungle", e narrano che il parlato sul pezzo sia Belew stesso che racconta di essere appena scampato a una rapina a mano armata e altre disavventure, registrato di nascosto da Fripp.
La strumentazione:
Adrian Belew: chitarra Parker Fly, un solo ampli Fender Twin, una cassa Marshall non microfonata (faceva da monitor?), apparentemente zero effetti, solo il pedale switch dei canali dell'ampli. Suoni molto presenti e puliti, anche sulle parti distorte, che evidenziavano qualsiasi imprecisione (ma provateci voi a suonare gli intrecci di Three of a Perfect Pair e cantare contemporaneamente).
Eric Slick (anni 19): batteria Yamaha, tom, timpano, tre piatti (il ride, un crash "rovesciato", e un altro a cui mancava un pezzo, come una mela morsicata). Lui una vera macina, un lavoro di cassa così intenso che ad un certo punto ho temuto la tachicardia per risonanza, qualche reminiscenza brufordiana qua e là, unico difetto la dinamica a due stati: normale e molto forte.
Julie Slick (anni 20): basso Fender Jazz o simile, ampli non pervenuto (si vedono entrambi qua: http://www.adrianbelew.net/jsabes.gif), non ho praticamente sentito una nota di quel che suonava, o era amplificata male o nel suono è timida come nella postura sul palco.
Risorse in rete:
Il sito di Adrian Belew
http://www.adrianbelew.net/
Il blog della (giustamente orgogliosa) mamma di Eric e Julie
http://inherownwrite.blogspot.com/
Il blog del tour, tenuto da Eric (e Julie)
http://adrianbelewpowertrio.blogspot.com/
Il testo di Dinosaur
http://www.seeklyrics.com/lyrics/King-Crimson/Dinosaur.html
Dettagli e testo di Thela Hun Ginjeet
http://en.wikipedia.org/wiki/Discipline_(album)
http://www.seeklyrics.com/lyrics/King-Crimson/Thela-Hun-Ginjeet.html
Next: Bisio e le storie tese
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martedì 11 luglio 2006
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Una croce sopra Ma sono l'unico che guardando la celebrazione al Circo Massimo ha percepito un pruritino di fastidio, che si è focalizzato su uno striscione "fieri di essere italiani" brandito dai nostri, e scritto con la tipica "R" da fascisti?
Nota: per qualche motivo a me sconosciuto, come i francesi parlano con una "R" particolare, i fascisti scrivono - soprattutto su opere murali - con una "R" ben riconoscibile. Ma cos'è, una cosa genetica? Un difetto della mano? Possono usare un unico font autorizzato?
Però dài, lì c'è Verdone, hanno brindato con Napolitano e la Melandri, hanno gioito con Prodi, figuriamoci se, pur essendo un po' dell'altra sponda, si mettono a imbrattare la festa con una simile cafonata. Sarebbe come sputare su una bella fetta di quegli italiani di cui si è orgogliosi, no?
Poi noto una cosina, in basso a destra, che mi acuisce il pruritino.
E allora vaffanculo.
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Il piccolo popolo che si manifesta sui bordi dei fogli durante telefonate, riunioni, attendereprego, e altre occasioni.
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