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giovani tromboni
è un ossimoro apparente che ho trovato in un vecchio scritto di Italo Calvino,
rimanendone conquistato. Io un po' mi ci riconosco (mi dà il destro
per sentenziare), ciascuno poi ci si specchi
quanto crede.
Grazie a Google, ho poi scoperto che la definizione appariva già in una lettera
di Mario Luzi a Giorgio Caproni. Correva l'anno 1959.
P.S. leggo ora, con colpevole ritardo, che nel 1994 Tommaso Labranca invitava a trasformarsi in Giovani Salmoni (Andy Warhol Era Un Coatto - Castelvecchi),
andando contro la corrente del consenso collettivo. Non c'è un collegamento diretto coi giovani tromboni, ma una bella assonanza certo sì.
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mercoledì 30 agosto 2006
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Gli Huggies di pino Illustro a Junior i vantaggi della rinuncia al pannolino:
"Pensa, invece di farla quando ti scappa, puoi tenertela fino a quando non trovi un posticino adatto..."
...
Mi sa che ci hanno sempre fregato.
P.S. titoli alternativi: "Pampers focaccia" e "Linessenza".
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mercoledì 02 agosto 2006
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Fare i calcoli (reprise) Si sapeva che Briatore si era operato per dei calcoli renali, ma leggo oggi sul Corriere che in realtà si trattava di un tumore. Tanti auguri eccetera eccetera, figuriamoci.
Quello che colpisce è il titolo:Briatore: ho avuto il cancro, ora cambio vita che fa pensare come minimo al nostro sul monte Athos, anacoreta per il resto dei suoi giorni.
Quel che mi ha colpito ancor di più è la dichiarazione da cui nasce il titolo:sono stato molto con me stesso e ho deciso che ci starò sempre di più: c'è almeno un quindici per cento di superfluo nella mia vita di prima, ne farò a meno. Voglio dedicare più tempo a me e a chi può avere bisogno.
Muoio dalla voglia di sapere qual è quel quindici per cento, e come l'ha calcolato.
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martedì 01 agosto 2006
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Hou Dini La prima volta che ho linkato Il posto di Antonio è stato oltre tre anni fa.
Da allora, seguendone le vicende, mi sono reso conto che l'ottomano (nel senso di colui che scrive otto articoli contemporaneamente, o forse sette perché una mano tiene il telefonino) ha prodotto una quantità di testi impressionante, sul suo blog, sul suo secondo blog, sul Sole 24 Ore, su nòva, il blog del Sole 24 Ore, in altri innumerevoli e inimmaginabili "luoghi".
Non contento, ha lanciato una campagna in difesa del punto e virgola.
Non ancora contento, ha scritto un altro libro, sulla comunicazione, di cui si parla anche qua.
Secondo me ora punta alla Kamtchaka.
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Firmato caipirinha Quando ho letto il nome dell'autrice di questo articolo la prima cosa che ho pensato è stata: "meno male i suoi non l'hanno chiamata Pina".
Poi mi sono detto "ma no, sarà uno pseudonimo". Il bello di internet è che in un minuto ho scoperto che Gina Kolata, la giornalista col nome da cocktail esiste eccome, aveva una sorella famosa, attivista e ambientalista e ormai defunta, e lei stessa è al centro di notevoli polemiche per le sue posizioni di segno generalmente opposto.
E' finita che tra la prima e la seconda lettura, l'articolo mi è sembrato diverso.
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Notizie da Grosseto In dieci minuti, una tragica e una comica.
Oddio, pure la seconda è drammatica, ma come si fa a non pensare a Woody Allen col bigliettino "apite con calma"?
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Obragrafica:
one two three four five
Il piccolo popolo che si manifesta sui bordi dei fogli durante telefonate, riunioni, attendereprego, e altre occasioni.
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