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giovani tromboni
è un ossimoro apparente che ho trovato in un vecchio scritto di Italo Calvino,
rimanendone conquistato. Io un po' mi ci riconosco (mi dà il destro
per sentenziare), ciascuno poi ci si specchi
quanto crede.
Grazie a Google, ho poi scoperto che la definizione appariva già in una lettera
di Mario Luzi a Giorgio Caproni. Correva l'anno 1959.
P.S. leggo ora, con colpevole ritardo, che nel 1994 Tommaso Labranca invitava a trasformarsi in Giovani Salmoni (Andy Warhol Era Un Coatto - Castelvecchi),
andando contro la corrente del consenso collettivo. Non c'è un collegamento diretto coi giovani tromboni, ma una bella assonanza certo sì.
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lunedì 15 gennaio 2007
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Tutto il coso minuto per minuto Sto per andare a letto, sono raffreddato, oberato di lavoro, e così non mi ricordo più bene quel che volevo scrivere. Ah ecco: Eiò mi ha passato una di quelle catene "racconta cinque cose che non hai mai raccontato", e viene da rispondere, come ha già fatto più di qualcuno: "se non le ho mai raccontate ci sarà il suo bel motivo, no?".
Per non essere scortese, però, mi ero deciso a scrivere qualcosa: ma non mi è venuto niente, in pratica nell'arco di quattro anni e spicci di blog ombelicale ho già raccontato l'integrale di tutti i ca gli affari miei. Ormai posso solo ripetermi, o raccontare in tempo reale quel che mi succede.
Questo mi porta all'altro discorso, quello del nuovo servizio che va per la maggiore presso una ristretta cerchia di maniaci, Twitter, un coso dove racconti quello che stai facendo minuto per minuto, come se io mi mettessi a scrivere cose che non interessano a nessuno, tipo "sto per andare a letto, sono raffreddato, oberato di lavoro". A me basterebbe avere sul Messenger un'iconcina col simbolo di un omino che fa pipì, per giustificare certe conversazioni troncate bruscamente, mica mi serve un dettaglio maggiore. E poi la necessità di essere telegrafici crea fraintendimenti, ad esempio quando ho letto di Paolo Valdemarin che stava:Restringing my guitar e me lo sono immaginato intento a ridurre le dimensioni della sua Ibanez facendo oscuri riti Jivaro. Va da sé che "restringing" va letto con la g dura, e che innocentemente stava solo cambiando le corde.
Anch'io ho comprato una muta di corde nuove per la mia chitarra, a cui da circa tre anni era saltato il re. Cosa vergognosa per un chitarrista, l'ho lasciata sdentata per un anno, poi per la disperazione ci ho messo l'unica corda doppia che avevo, un si cantino (chi ne capisce può intuire il molle risultato sblooooinng), alla fine da non so dove è saltato fuori un re vecchio, che mi ero scordato di buttare al precedente cambio di corde: l'ho montato, anche se dopo il quinto tasto fa le note che paiono a lui.
Ora la muta di corde è lì che aspetta da settimane, e non trovo il tempo di metterle su. E' che sto per andare a letto, sono raffreddato, oberato di lavoro, eccetera. Quasi quasi vado ad aprirmi un account su Twitter, così lo scrivo lì.
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