è un ossimoro apparente che ho trovato in un vecchio scritto di Italo Calvino,
rimanendone conquistato. Io un po' mi ci riconosco (mi dà il destro
per sentenziare), ciascuno poi ci si specchi
quanto crede.
Grazie a Google, ho poi scoperto che la definizione appariva già in una lettera
di Mario Luzi a Giorgio Caproni. Correva l'anno 1959.
P.S. leggo ora, con colpevole ritardo, che nel 1994 Tommaso Labranca invitava a trasformarsi in Giovani Salmoni (Andy Warhol Era Un Coatto - Castelvecchi),
andando contro la corrente del consenso collettivo. Non c'è un collegamento diretto coi giovani tromboni, ma una bella assonanza certo sì.
mercoledì 30 aprile 2008
Scava la buca, riempi la buca Alemanno ha sparato la prima cazzata galattica:
L'anno prossimo tutti a Parigi, a smontare la Grande Arche e la piramide del Louvre.
P.S. invece gli piaceva il progetto di Leon Krier. Dico, Leon Krier. Per me che ho passato gli anni '80 ad occuparmi vanamente di architettura Leon Krier è... è... è come i nazisti dell'Illinois, ecco.
martedì 29 aprile 2008
Toys in the Haptic Tanto per illudermi di possedere una qualche lungimiranza in un qualche campo, mi compiaccio da solo a leggere qua ricordando che ai tempi non esisteva l'iPhone (presentato quattro mesi dopo) e si ventilava solo l'ipotesi di un iPod Touch (presentato un anno dopo). Insomma, leggo il punto c), e poi passo a questo:
Riportata l'autostima a livelli appena decenti, torno al mio consueto spalar letame.
Che Dio t'assista
Da oggi questo blog è dedicato al culto di Pier Luigi Bersani.
Ubi maior, mayor cessat Ma ora che ci penso: intorno a Roma abbiamo ancora la Provincia! E intorno alla provincia abbiamo ancora la Regione!
Alemanno, esci con le mani bene in vista, sei circondato.
(alternate titles: Zingarelli & Zingaretti; Ma al Comune mezzo Gladio; Braccia rubate all'Agricoltura)
lunedì 28 aprile 2008
L'alito del coordinatore Giocando con Garage Band, il software musicale fornito da Apple con tutti i Mac, non ho potuto fare a meno di notare con un brivido il nome di questo suono:
domenica 27 aprile 2008
L'interpolazione dei sogni L'altra mattina mi sono svegliato che mi sentivo strano. E' quando ti ricordi troppo bene di un sogno appena fatto, che non ha il buon gusto di sfumare col passare dei minuti, e persiste come asparago in successiva minzione (non mi vengono immagini più felici, scusate).
Insomma il sogno si apriva con me che entravo in un edificio al fianco del senatur Bossi (più grasso di com'è ora), col quale chiacchieravo amabilmente, dicendo cose del tipo "Sai, rispetto a un tempo ho molto moderato le mie opinioni su di te; d'altronde dopo quello che ti è successo, il colpetto che hai preso, è naturale che ti veda sotto una luce più umana. E poi, forse, sono anch'io che sono cresciuto, o invecchiato un po', e fatalmente certi spigoli si smussano".
Dopodiché prendevo per un lungo corridoio, e mi sedevo su una panca, come nella sala d'attesa di un ambulatorio. La ragazza sulla panca di fronte mi fa "Ma chi aspetti, loro?" e io "Certo" e lei "Ma li conosci?" e io "Ammazza se li conosco" e mentre lo dico si apre la porta a vetri in fondo al corridoio alla mia destra ed entrano i fratelli Ciacci, con le giacche di renna sfrangiate e due Stratocaster a tracolla. Anch'io ho la mia Stratocaster a tracolla, do uno sguardo d'intesa alla ragazza ammiccando in direzione del manico "Lo vedi? Stessa paletta, quella grossa anni '70", poi mi alzo e raggiungo i due.
Prendiamo per un corridoio parallelo al primo (o che fa con questo un angolo molto acuto), tornando nella direzione da cui ero venuto, loro un passo avanti e io dietro, tutti e tre strimpellando nel mentre camminiamo. Alla fine entriamo in una sala prove, o un piccolo studiolo di registrazione. Il proprietario è seduto su un tavolo, e a stento ci saluta. Mentre ci sediamo da una parta ad aspettare, io e i fratelli Ciacci, comincio a percepire una sensazione di disagio, e capisco che la freddezza ai limiti della scortesia da parte del proprietario è dovuta a qualche mancato pagamento.
La sala prove si libera, ma il tizio non ci fa cenno di entrare. L'atmosfera si fa sempre più pesante, io guardo Little Tony e il fratello ma loro sono imperturbabili, lì ad aspettare non si sa che.
Poi mi sono svegliato tutto sudato, con questo sogno stampato in testa (e dopo una settimana è ancora lì). Non credo di voler sapere cosa significa.
Cicciobello e Calciopallo A me il Rutelli politico, nelle sue ultime incarnazioni, non piace per niente. Del Rutelli amministratore invece non ho un cattivo ricordo, checché ne dicano gli sparasulsindaco compulsivi, ai quali direi sempre: abbiamo avuto Giubilo. Ve lo ricordate Giubilo? No? Ecco.
Riflettevo insomma sul fatto che è sempre meglio Rutelli che un calcio sulle palle.
Per coerenza, d'ora in poi mi riferirò sempre a Gianni Alemanno come a "Un Calcio Sulle Palle".
(rispettosamente, eh)
venerdì 18 aprile 2008
S.A. (Società Autostrade) Il velcro del telepass, facendo attacca-e-stacca due volte al dì per tutti i giorni lavorativi, comincia presto a non reggere più. Così mi sono abituato a metterlo in posizione proprio mentre passo sotto la forca caudina, tenendolo con la mano. Mi sento un po' fesso, ma è meglio che vederselo cadere mentre stai andando, con rischio distrazione, sbandate, sbarra che non si alza, ecc.
Stamattina però ho visto quella dietro di me che passava aprendo il finestrino e tirando fuori il braccio, tenendo il telepass in mano. Sembrava quasi che salutasse a pugno chiuso, mi era venuto pure da ricambiare.
giovedì 17 aprile 2008
Zerovirgola Ci stavo pensando proprio ieri, e ora lo leggo anche qua:
La risposta la troveranno solo i massimi politologi internazionali, quando gli diranno che esisteva un partito dal nome "Sinistra Arcobaleno".
Rifondazione Comunista era il nome più figo del mondo, perchè cambiarlo?
Ok, avrà pesato la contraddizione di essere un partito "di lotta e di governo", l'attitudine salottiera, la bipolarizzazione, tutto quello che volete, ma siamo sicuri che il nome e il simbolo non contino più niente?
Che non ci siano cioè aspetti ideologici e di consuetudine che forse si potrebbero analizzare con una lente da pubblicitario?
Il brand insomma.
Si prospettano tempi duri, di omologazione e invisibilità, e a quello che va incazzato in cabina per dare un voto di lotta e di protesta proponi il bollino di Magica Barbie Arcobaleno? Per lui la falce e il martello e la parola "comunista" non erano un ostacolo (due anni fa non lo furono), è veramente cambiato qualcosa nel frattempo?
(vale la pena di farsi un giretto su youtube per trovare tutto quello che lui e Friz Freleng hanno combinato in quegli anni. Genio puro. Arte. Actione e suspenso, stavo per aggiungere)
martedì 15 aprile 2008
L'ho presa bene No, la tranvata no. Ho già mal di testa, per favore.
Ecco, ci mancava la proiezione dall'asilo: Junior che vomita. Quando si dice certe giornatine di guano.
Ma ora prendiamo i sondaggisti e li mandiamo a lavorare la terra, vero?
Io sto a casa a vomitare insieme alla prole. Se qualcuno vuole unirsi, una bacinella non si rifiuta.
La lezione è che invece che con Di Pietro ci dovevamo apparentare con la lega.
Forse potremmo risollevarci il morale andando a prendere per il culo quelli del Foglio (la lista pazza e il suo 4%).
Invece del Banana dovremmo chiamarlo il Gramigna.
Ieri sera mi sono bevuto un amaro, forse colto da un presentimento. Ora come minimo mi toccherebbe la cicuta.
A casa mia si teorizza un boom nel consumo di antidepressivi (o cioccolata e dolciumi, in omogenesi dei fini). E' il momento di aprire una farmacia o una pasticceria.
Veltroni: "Eravamo partiti con 22 punti di distacco"
"Come dice Fantozzi?"
"Dicevo che eravamo partiti con 25, no con 40 punti di distacco"
lunedì 14 aprile 2008
Forse sarebbe meglio Junior: "Ma i bambini non possono mettere le crocette?"
venerdì 11 aprile 2008
Leticar per l'etica
Il fatto che poi il blog consenta la pubblicazione immediata - senza la rilettura da parte del direttore o di qualcuno da lui delegato - dovrebbe responsabilizzare ulteriormente il giornalista-blogger, che è ben consapevole di questa assenza di filtri.
Ma nessuno ha trovato nelle argomentazioni di Alessandro Gilioli sul caso Vizzari una perfetta simmetria con quanto si disse in occasione del caso Luttazzi?
martedì 08 aprile 2008
Queste non me le pubblicherebbero neanche su Topolino A volte giunge il momento di dire basta. Perché lavorare di fino sulle proprie baggianate, cercando di dargli la miglior formulazione possibile? La rinfrescante lettura delle pagine dei lettori di Topolino mi ha fatto ricordare di quando invece che distillare spigolature si sparavano barzellette e colmi. Ah, come eravamo giovani e spensierati, quanto poco pretenziosi.
E quindi, invece dei soliti due punti, ad esempio
Enichem: rapper bianco di Porto Marghera.
diamo fondo a punti interrogativi ed esclamativi
Come si chiama un rapper di Porto Marghera? Enichem!
E così via
Cosa canta Tarzan a Natale? Jungle Bells!
Cosa dice un Gormito quando è stanco? Vado a farmi una bella gormita!
Come si riconosce un programmatore troppo giovane? Non capisce la
differenza tra Just-In-Time compilation e Justin Timberlake compilation!
Ohhh, mi sento già meglio.
giovedì 03 aprile 2008
Living On The Fast Lane Riporto per dovere di cronaca (ma no, riporto perché tendo istintivamente ad avere rispetto per il codice della strada prima ancora che per quello penale): insomma, c'è qualche collegamento antropologico tra Wagner e questo?
P.S. la citazione d'obbligo è da Woody Allen, Misterioso omicidio a Manhattan:
I can't listen to that much Wagner, ya know? I start to get the urge to conquer Poland.
(sostituire la Polonia con "non dare la precedenza" o "passare col rosso". Abbiamo grandeur in scala, qua da noi).
Uniti possiamo costruire la nostra Caporetto Lo sento come un dovere morale. Non posso esimermi dal riportare anch'io l'ormai storico discorso motivazionale su Napoletone:
P.S. trattasi di Luca Luciani, attualmente Head of Domestic Mobile Services di Telecom Italia. La domanda che sorge spontanea è: ma che cazzo sono i Domestic Mobile Services?
P.P.S. ora c'è anche l'ermetica trascrizione.