giovani tromboni
In the age of Umbilicus

la Repubblica n.76 del 31.3.1993
supplemento Information Technology

Basta un qualunque computer dotato di una porta seriale
LE CHIAVI DEL DIALOGO TRA MILLE TERMINALI

Che cosa serve per entrare nel mondo della telematica?
Accontentarsi del terminalino offerto dalla SIP vuol dire limitare i propri orizzonti al Videotel; c'è di più, e potete averlo a condizione di possedere un computer. Non importa quale, le funzioni di un semplice terminale le può fare perfino il ferrovecchio che vi vergognate di mostrare agli amici che si vantano dei loro giocattoli ultraveloci.

Il computer deve possedere una porta seriale (praticamente tutti ne sono dotati) cui collegare la chiave che vi aprirà le porte della telematica: il modem. La parola sta per MOdulatore-DEModulatore, ed è un apparecchio che trasforma i caratteri da inviare in sonori fischiettii che possono viaggiare su una normalissima linea telefonica. All'altro capo di questa si deve trovare un analogo modem che trasformerà di nuovo i suoni in caratteri leggibili. In tutto e per tutto è come fare una telefonata, dove all'accoppiata voce-cornetta si sostituisce quella tastiera-modem. Per non avere brutte sorprese sulla bolletta telefonica è consigliabile infatti dedicarsi alla telematica dopo le dieci di sera, quando le tariffe urbane e interurbane sono ridotte al minimo.

(cassato dai forbicioni di Rep.):
C'è stato negli anni un notevole progresso nella velocità alla quale è possibile trasmettere dati, ormai sono abbastanza accessibili modem a 14.400 baud contro i 300 baud di un tempo. L'unità di misura detta "baud" non è semplicissima da spiegare: basti sapere che approssimativamente a 300 baud si trasferiscono 30 caratteri al secondo, a 9600 baud 960 caratteri al secondo e così via. Entrambi i modem in comunicazione devono essere capaci di una data velocità di trasmissione perchè questa venga raggiunta. I "protocolli" standard con cui i modem si "parlano" accordandosi su di una velocità comune sono indicati da sigle che spesso possono creare una certa confusione nell'acquirente:
V.21: 300 baud
V.22: 1200 baud
V.22 bis: 2400 baud
V.23: 1200/75 baud (Videotel)
V.32: 9600 baud
V.32 bis: 14400 baud
Le sigle v.42 e V.42 bis corrispondono invece rispettivamente a dei protocolli aggiuntivi di correzione d'errore - indispensabile su linee telefoniche disturbate - e di compressione dei dati prima dell'invio, che permette di ottenere trasferimenti virtualmente più veloci. Analoghi sono i protocolli MNP4 e MNP5.
(fine cassazione)

Il passo successivo è dotarsi di un programma di comunicazione (se questo non era già incluso nella confezione del modem): ce ne sono moltissimi, per tutte le piattaforme hardware. Ottimi prodotti si trovano nel campo dello shareware, quei programmi che si possono provare gratuitamente per un periodo di tempo prima di registrarsi inviando una cifra - di solito molto contenuta - all'autore: in ambiente MS-DOS i più blasonati sono Telemate e Telix, per il Macintosh c'è l'ottimo ZTerm. Trovarli è semplice, sono presenti su molti BBS (Bulletin Board Systems, le banche dati per collegarci alle quali ci stiamo attrezzando): ma accedervi significa avere già tutto il necessario. Per rompere il circolo vizioso bisogna reperire il programma direttamente su dischetto, ricorrendo ad un amico già attrezzato o allo shareware distribuito per corrispondenza da alcune riviste.

Ora che l'attrezzatura è completa rimane da decidere dove collegarsi: in Italia ci sono centinaia di BBS amatoriali ad accesso gratuito, specie nelle grandi città. Queste offrono normalmente servizi di messaggeria pubblica e privata: nel primo caso si tratta di una bacheca elettronica (o più, divise per argomento), dove ciascuno "appende" un messaggio che tutti possono leggere, rispondendo a loro volta; nel secondo caso si ha una casella postale personale, dove si scambiano messaggi leggibili solo dai rispettivi intestatari. Il chat è una versione evoluta di questi concetti, differenziata dal fatto che gli scambi di messaggi avvengono "in diretta", così come si passa da uno scambio epistolare ad una conversazione telefonica; questo significa che i due o più interlocutori devono essere collegati contemporaneamente allo stesso BBS, che deve quindi avere più linee telefoniche. I costi di gestione del sistema lievitano, e il più delle volte il chat è possibile solo su BBS più grandi con accesso a pagamento.

L'altra componente immancabile in un BBS è un'area dedicata ai programmi: da questa si possono prelevare gli shareware più aggiornati per le esigenze più varie. Attenzione, non sono rari i BBS che hanno delle aree di file "nascosti", accessibili solo agli utenti più fidati o dietro un pagamento: diffidatene, si tratta di programmi commerciali la cui distribuzione telematica è del tutto illegale. Ora che finalmente c'è una legge specifica a tutela del software si rischia di incappare in guai seri, trasformando un utile hobby - o uno strumento di lavoro - in un conto aperto con la giustizia.