giovani tromboni
In the age of Umbilicus

la Repubblica n.76 del 31.3.1993
supplemento Information Technology

Incontri di lavoro e d'amore al computer
E GALEOTTA FU QUELLA TASTIERA

Il computer, si sa, è uno strumento "freddo".
Chi lo direbbe, che dietro quell'algido tremolar di lucette battano dei caldi cuori? Eppure nel mondo della telematica - senza scomodare i luoghi comuni pubblicitari delle messaggerie Videotel - sbocciano degli amori, si convola a giuste nozze, nascono figli del bit galeotto.

La comunicazione telematica ha delle peculiarità che ne sono al tempo stesso il maggior pregio e difetto. I contatti tra due persone possono essere frequentissimi senza che queste si siano mai conosciute "dal vivo": è forse l'inveramento dell'egualitarismo, con pari opportunità ciascuno si manifesta per quel che è realmente, senza poter essere giudicato in base al suo status o al suo aspetto fisico. Eserciti di studiosi americani hanno sviscerato le dinamiche dei gruppi di lavoro, comparando gli effetti delle riunioni intorno a un tavolo con quelli dei meeting telematici: esprimendosi attraverso un terminale, gli insicuri acquisivano sicurezza, l'influenza delle persone con status più elevato diminuiva, la comunicazione si faceva scevra degli atteggiamenti studiati per "apparire" in un certo modo.
Ed ecco arrivare il rovescio della medaglia: i tempi necessari a prendere decisioni aumentavano di molto, gli interlocutori tendevano ad estremizzare le proprie opinioni e ad arrabbiarsi con molta più facilità di quanto avrebbero fatto di persona.

Possiamo trasferire queste osservazioni dall'ambiente lavorativo al campo sentimentale con minimi aggiustamenti. Cosa succede tra un ragazzo e una ragazza quando i loro sguardi non si incrociano se non sullo schermo di un monitor? In un mondo, quello telematico, a popolazione prevalentemente maschile, la sola apparizione di una ragazza la ammanta già di un fascino particolare: il solitario appassionato d'informatica trova una fanciulla che - evidentemente - traffica con i computer. Questo basta a fargliela classificare da "anima gemella" in su.
Seguono solitamente mesi di confidenza sempre più profonda (ci eravamo scordati di dire che la comunicazione telematica allenta i freni inibitori, e fa confessare a perfetti estranei quello che non si direbbe al migliore amico), fino ad arrivare al cruciale momento dell'incontro "de visu".
E qua la casistica è vastissima: di costante c'è un tangibile imbarazzo - solitamente con i logorroici da tastiera si riescono a scambiare due-tre parole al massimo - quando non è la cocente delusione delle aspettative mancate o viceversa il totale coinvolgimento dei sensi.
Nel primo caso il dialogo telematico può proseguire, più freddino; nel secondo si va incontro al disastro. O si instaura un caro, vecchio rapporto tradizionale scordandosi del modem, o tutte le peculiarità della comunicazione telematica congiureranno contro di voi per sfociare in claustrofobici psicodrammi elettronici.

Per concludere, una storia vera: lui e lei si conoscono come lettere danzanti su uno schermo. Dopo qualche mese lui affronta un viaggio di centinaia di chilometri per conoscere finalmente lei. Si piacciono. Ancora mesi di pendolarismo amoroso, poi si sposano. Pochi giorni fa hanno messo al mondo la seconda figlia. Si dichiarano felici.
Ma allora?